lunedì 12 novembre 2007

Un pizzico di banalità

Questa mattina, mentre mi preparavo per andare al lavoro canticchiando una delle mie canzoni preferite del momento (per la cronaca, Shadow of the Day dei Linkin Park), ho ricordato i "vecchi tempi", quando avevo 12-13 anni. Allora i testi delle canzoni, soprattutto quelle in inglese/americano, erano merce preziosa e rara e li potevamo recuperare solo tramite le riviste per teenager o grazie ai buoni uffici di lontani parenti /amici all'estero.

Adesso - vent'anni dopo - recuperare (gratis) non solo i testi, ma le intere canzoni, è la cosa più normale del mondo. Mi ricordo, ancora, quando a 16 anni comprai la mia prima radio con doppia piastra mangiacassette, sentendomi ormai in un'élite, quella di chi era in grado, grazie alla doppia piastra appunto, di creare la propria personale compilation.

Il mondo mi sta cambiando davanti agli occhi e così velocemente che mi fa girare la testa...

2 commenti:

  1. Eh, lo dice sempre anche mia nonna! Non sarà che stiamo invecchiando? :o
    Buona giornata Freddie!

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  2. In effetti quella di oggi è davvero una riflessione da nonni.
    Il "progresso" accelera il ritmo... e non so se voglio stargli dietro.

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