martedì 22 luglio 2008

Deja Vu

Ogni mattina, quando esco di casa, incontro le stesse persone che fanno le stesse cose... proprio come in "Ricomincio da capo". D'estate è anche più facile individuarle, perchè il traffico diminuisce e l'orizzonte si sgombra. Le due signore che camminano a braccetto, il tizio in bici con la tuta mimetica, vari personaggi che comprano il giornale...
Certamente loro penseranno lo stesso di me: "Ecco quella strana ragazza che cammina canticchiando" (spero che vedano le cuffie dell'iPod nelle mie orecchie prima di decidere che sono del tutto pazza).

A volte mi capita di pensare che la mia vita ha preso i suoi binari, che da adesso in poi scorrerà sempre uguale (e monotona) senza un cambiamento, senza mai un brivido di imprevisto. Non che questo mi sconvolga più di tanto, in realtà, perchè di certo non sono un tipo avventuroso. Ma pensare di aver già raggiunto il massimo delle esperienze possibili, e di non poter mai più sperimentare qualcosa di nuovo e diverso, è abbastanza deprimente.

Per fortuna la vita non è un film e non si ripete mai uguale a se stessa. Magari il quadro generale sembra identico... a guardarlo distrattamente: ma ogni giorno ci sono piccoli cambiamenti, e ogni giorno di più mi pare chiaro che sono proprio questi piccoli cambiamenti le cose più importanti.

2 commenti:

  1. Ragionamento profondo e quantomai azzeccato.

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  2. Ode alla vita di Martha Medeiros

    Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine,
    ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
    chi non cambia la marcia,
    chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
    chi non parla a chi non conosce.
    Muore lentamente chi evita una passione,
    chi preferisce il nero su bianco
    e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni,
    proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che
    fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore
    davanti all'errore e ai sentimenti.
    Lentamente muore chi non capovolge il tavolo,
    chi e' infelice sul lavoro,
    chi non rischia la certezza per l'incertezza per inseguire un sogno,
    chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai
    consigli sensati.
    Lentamente muore chi non viaggia,
    chi non legge,
    chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso.
    Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia
    aiutare; chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o
    della pioggia incessante.
    Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
    chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non
    risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.
    Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere
    vivo richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto
    di respirare.
    Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una
    splendida felicitaà.

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Non voglio chiudere questo blog - spero di aver occasione per scrivere in futuro - ma chiudo temporaneamente i commenti, infestati dallo spam.

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