domenica 16 novembre 2008

Dopo Beckham

Toccherà attivare un altro count-up per calcolare i tempi delle dimissioni "immediate" di Villari, l'ultimo acquisto del Milan. Cioè, scusate: del PdL. Qui tra senatori comprati e calciatori convocati per colloqui presidenziali si comincia a fare un po' di confusione.

Di quest'ennesima "operazione simpatia" del nostro premier non si è parlato poi tanto, mentre secondo me è il segno palese e tangibile di come consideri l'Italia di sua proprietà, esattamente come il Milan.
Tra parentesi, il povero Lula è stato accolto prima dalla Carfagna e poi da Kakà e Ronaldinho. Il Governo ha voluto giustamente mettere in evidenza da subito le due grandi passioni degli italiani: calcio e gnocca.
Meno male che Lula non ha rotto immediatamente le relazioni diplomatiche con l'Italia.

Comunque, quando si comincia ad essere d'accordo con Gasparri, è segno che la va proprio male.

2 commenti:

  1. Caro il nostro Berlusconi, mette i giocatori del Milan in vetrina, ma non dice niente a proposito di questo:
    Dados do governo brasileiro indicam que as exportações brasileiras para a Itália alcançaram mais de US$ 3,3 bilhões no primeiro semestre deste ano, o que representou um aumento de 14% em relação ao mesmo período do ano passado. O Brasil apresentou saldo na balança comercial favorável. O país importou da Itália US$ 3 bilhões no mesmo período. (Agência Brasil)
    Non so se era mai successo prima (e non ho voglia di andare a cercare), ma questo trafiletto di agenzia dice che l’Italia presenta un saldo negativo con il Brasile di 300 milioni di dollari nel primo semestre di quest’anno, e che le esportazioni brasiliane verso l’Italia sono aumentate del 14% rispetto all’anno passato: Lula se ne sbatte dei giocatori del Milan, é venuto in Italia per consolidare il trend, per far guadagnare il proprio Paese. Berlusconi, come sempre, bada solo allo spettacolo: quale é la vera Repubblica delle Banane?

    Eppoi, trattare tanto bene un comunista, disdicevole. Dalla stessa agenzia di stampa:
    Lula chamou o Presidente da Itália Giorgio Napolitano, ex-integrante do partido comunista, de “caro companheiro” e enfatizou que os governos devem “ouvir menos analistas de mercado e mais analistas dos problemas sociais, analistas de desenvolvimento e analistas que conheçam as pessoas humanas”. (Agência Brasil)
    Lula si é rivolto a Napolitano chiamandolo “caro compagno” nel discorso ufficiale, alla vecchia moda del PCI, come dire: ecco fatto, nessuna confusione su come la penso. Ha poi proseguito:” ...i Governi devono sentire meno analisti di mercato e più analisti di problemi sociali, analisti di sviluppo e analisti che conoscano le persone umane”.
    Sbaglio o c’é qualche piccola, quasi insignificante differenza politica fra Lula e Berlusconi? Cheddici, vorresti fare un baratto di Presidente, eh?

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