mercoledì 10 dicembre 2008

Il teatro dell'assurdo

Brokeback Mountain ha fatto a suo modo storia, nel 2006, nel raccontare (con grande delicatezza, a mio parere) una travagliata storia d'amore omosessuale.
Voi che fareste, se doveste trasmetterlo in TV in prima serata?

Ma è ovvio: tagliereste tutte le scene di amore omosessuale. A che servono le scene d'amore in una storia d'amore?

Le critiche sono state tali e tante che il direttore di RaiDue, Marano (Lega Nord) si è dovuto inerpicare in scuse assurde e puerili. Che non stanno assolutamente in piedi visto che, nella versione mandata in onda, sono passate allegramente intonse scene di violenza e di amore etero.

1 commento:

  1. Sta storia della censura ha dell’incredibile. A che serve dire che mostreranno il film di nuovo, integrale, ormai quel che é fatto é fatto. Eppoi chi andrà a vederselo di nuovo, magari alle due di notte, come probabilmente succederà in caso di riprogrammazione: problemi di palinsesto, dirà il signor Marano.
    Mi sa che fino a quando in Italia ci sarà un governo di loschi figuri che badano a tutto, meno quello che non li fa guadagnare, che si fanno comandare dalla Chiesa perché tanto per loro non cambia nulla, e fino a quando la chiesa la comanderà Benedetto sedici non ci sarà speranza.
    Per 25 anni, dal 1980, Benedetto sedici é stato il capo della “Congregazione per la dottrina della fede”, istituzione che prima di chiamarsi così si chiamava “Sant'Uffizio”, meglio nota come: “Congregazione della sacra romana e universale Inquisizione”.
    Altro che censura, quelli hanno già cominciato a spolverare la “vergine di Norimberga” per chiuderci dentro gli eretici sovversivi che non vanno a messa la domenica.

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