lunedì 4 maggio 2009

Belpaese (e malcostume)

L'ufficio postale più vicino alla sede della mia ditta effettua orario continuato, per cui posso andarci durante la pausa pranzo. Finora era un'orario di relativa calma, certo con pochi (e lentissimi) sportellisti, ma anche con pochi clienti, per cui in 10 minuti eri ragionevolmente sicura di farcela. Ora però in molti hanno capito il trucco, per cui anche alle 2 del pomeriggio c'è la coda.

Essendo in centro, in più, questo ufficio è utilizzato da molte aziende per le spedizioni di plichi e tutto quello che non può viaggiare per mail. Ne deriva che spesso gli sportelli sono intasati da persone che spediscono pile e pile di raccomandate. Il che è non poco seccante per i "miseri mortali" che devono solo pagare un bollettino.
Tra l'altro, questi multi-spedizionieri ormai hanno fatto amicizia con gli sportellisti, e quindi perdono ulteriormente tempo in chiacchiere, facezie e "e tuo figlio come sta?" "e le ferie di tua cognata?" E simili.
Il dramma è quando si tratta di pagare e dare il resto. Allora la lentezza, già cospicua di suo, aumenta vertiginosamente.

Io però sono stata fortunata: l'ultima volta ho incontrato un conoscente, uno dei multi-spedizionieri di cui sopra, che era già allo sportello e non solo mi ha fatto passare avanti, ma mi ha anche presentato ufficialmente alla sportellista. La quale mi aveva già incontrato molte volte, ma adesso mi ha proprio identificata come VIP. Infatti oggi, quando mi ha visto in coda (sono sempre ligia alla coda e munita di numeretto), senza che le chiedessi niente mi ha fatto scavalcare il multi-spedizioniere di turno.

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