martedì 9 marzo 2010

Cinque (s)punti di discussione

Cosa pensare di tutta questa faccenda pasticciatissima e preoccupantissima delle liste non ammesse e poi ammesse per decreto (ma forse no)? Vado per punti cercando di chiarirmi le idee.
  1. Le liste non dovevano e non devono (dovrebbero) essere riammesse. Le regole sono regole e chi sbaglia paga. Tra l'altro i nostri avrebbero fatto miglior figura dicendo "abbiamo sbagliato, scusate" ma si vede che confessione e scuse proprio non sono nel loro DNA.
  2. E' gravissimo che il governo abbia forzato la mano al TAR (unico organo preposto al giudizio) emanando il decreto, ed è gravissimo che il Presidente della Repubblica lo abbia firmato.
  3. E' gravissimo che la maggior parte dei media abbia avallato la giustificazione pretestuosa "salviamo i diritti degli elettori", quando nessuno ha mai voluto negare il diritto al voto (un elettore di destra può benissimo votare Storace, o che so io).
  4. E' irritante che i pochi media di sinistra commentino con sufficienza le manifestazioni popolari, in gran parte spontanee, seguite al decreto, dicendo che "tanto non servono a niente", invece di orientarle in modo che possano servire a qualcosa (interpellando esperti, costituzionalisti etc. e suggerendo opzioni di intervento).
  5. Il fatto che due punti su 5 di questo elenco comincino con "E' gravissimo" fa capire che ormai siamo in piena emergenza democratica, e i cittadini hanno il dovere di intervenire, altro che!

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