lunedì 15 marzo 2010

L'ultimo giorno

Nell'ultimo periodo sono affaccendata, e parecchio, su più fronti: lavorativo, domestico, familiare.
Il punto è che questo ultimo periodo è un lungo, lungo, lungo periodo. E meno male che l'amore mio sul fronte domestico mi dà una mano. Nel vero senso della parola, l'ha immolata per la causa, ora è tutta incerottata. Povero amore mio :(

Dal lunedì al venerdì tra l'ufficio e le incombenze quotidiane c'è poco da fare, per cui tutto l'extra si riversa nel weekend. E ogni fine settimana mi dico: coraggio, passata questa ormai è fatta.
Ma il giorno dopo vengono invariabilmente fuori altre faccende da sbrigare, senza possibilità di alternativa, il prossimo weekend.

Ora, io lo so che tutti hanno il loro fardello più o meno fastidioso di imprevisti da gestire. E non pretendo una vita perfetta (e noiosa) dove tutto procede sempre con lo stesso ritmo, secondo lo stesso schema, giorno dopo giorno.
Ma vorrei arrivare a un punto in cui non ci siano più operai in casa, certificati da richiedere e/o parenti da assistere.
Verrà, mi auguro, il momento in cui tutto sarà finalmente a posto e io potrò, la domenica pomeriggio, non fare altro che mettermi lo smalto alle unghie. E magari programmare un sabato pomeriggio dal parrucchiere.
Chissà se mi renderò conto, l'ultimo giorno di fatiche, che è davvero l'ultimo giorno.

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