martedì 8 febbraio 2011

Velleità letterarie

Via Facebook mi è arrivato l'annuncio di un concorso letterario. L'idea mi stuzzica, ma sono penosamente consapevole della mia incapacità di scrittura. Lo so: scrivo su questo blog da anni (e c'è pure chi mi legge!), e appunto per questo mi dico che scrivere un romanzo o anche "solo" un racconto è fuori dalla mia portata. L'educazione universitaria ha colpito, e colpito basso: non riesco a far uscire la mia voce, scivolo immediatamente in una scrittura impostata, artefatta, accademica (appunto), come un cattivo attore che non ha altre risorse se non una dizione perfetta. Gli aggettivi vengono sempre fuori tre alla volta, per dare "climax" e "ritmo" alla frase; gli avverbi si sprecano; i periodi si allungano a spirale, una subordinata dietro l'altra. In poche parole, una noia mortale.

Questo quanto a forma, perché il contenuto è un capitolo a parte. Ho sempre amato leggere e leggo da quando avevo quattro anni. Ma sono penosamente priva di fantasia e quando provo a scrivere qualcosa (perché ho già provato, a più riprese, gettando ogni volta la spugna) mi ritrovo a copiare soggetti, situazioni e perfino gli stili dei miei autori preferiti. Di mio, niente.

Se è vero che rem tene, verba sequentur, allora forse davvero il problema è tutto qui: non ho una storia da raccontare, una storia "seria", intendo, che si regga da sé, e quindi non riesco a raccontarla. Eppure ho la sensazione che, pure avendocela, non riuscirei comunque a raccontarla senza avvitarmi in psicologismi e soliloqui pseudo-letterari. Certi dicono che scrivere è in buona parte una questione di allenamento. Sarà anche quello, non dico di no, ma anche allenandomi peggio che per la maratona di Boston penso che non mi verrebbe nemmeno un'unghia di tutte le idee che Stephen King (per dire) partorisce mentre sta in fila alla coda del supermercato.


2 commenti:

  1. Scusami ma proprio non ti capisco... ti seguo da anni (e ci sarà un motivo!), hai un blog pieno zeppo dei tuoi racconti... sfruttalo! Fai una bella raccolta dei tuoi migliori post, contestualizzali, usa il tuo "ago e filo" mentale e costruiscici sopra una storia, oppure sfrutta quello che sai fare per creare qualcosa di nuovo!

    Sei sempre riuscita a raccontare di tutto e di più... perchè credi di non riuscire a scrivere qualcosa anche per questa occasione? Ti piace scrivere? E allora fallo e basta! Non pensare a quali sono gli standard, ognuno ha il suo! Se non ne vorrai fare una professione e ti accontenterai di una semplice gratificazione personale, sarà sempre un ottimo risultato.

    Ricorda che se anche una sola persona legge con piacere ciò che scrivi, significa che hai avuto successo.

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  2. Beh... Grazie! Questo sì che è un incoraggiamento con i fiocchi! :)

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Non voglio chiudere questo blog - spero di aver occasione per scrivere in futuro - ma chiudo temporaneamente i commenti, infestati dallo spam.

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