martedì 13 settembre 2011

Prompt

Una delle parole che ho imparato seguendo blog in lingua inglese in Internet (ufficialmente per allargare il mio vocabolario, ma in effetti a causa della mia ossessione per Glee - e comunque tra pochi giorni inizia la terza stagione - e comunque la cosa funziona, sto imparando un sacco di parole nuove e la mia insegnante di inglese è very pleased about it, thank you), dicevo, una delle parole che ho imparato ultimamente è "prompt". Che sarebbe, ho scoperto, un termine informatico per indicare che il computer è pronto ad accettare input, e che - estensivamente - sta anche a indicare un suggerimento, uno spunto per un racconto.

E io continuo a girare intorno al fatto che, prima o poi, mi piacerebbe riuscire a scrivere qualcosa degno di essere letto (a parte questo blog, of course), qualcosa con un inizio, una fine e una trama più o meno logica in mezzo, e magari anche (ma questo sarebbe un bonus) con dei personaggi vagamente realistici e non del tutto campati in aria.
Voglio dire, se Moccia scrive dei libri e qualcuno glieli pubblica e qualcun altro addirittura li compra (e presumo che li legga, persino, oh orrore, oh raccapriccio), allora posso ben scrivere qualcosa io.
Tutto sta, mi sono detta finora, a trovare il giusto prompt.

(Visto? Il titolo del post e il rantolare del primo paragrafo avevano, dopo tutto, un loro perché. Scommetto che non l'avreste mai detto.)

E si dà il caso che io abbia trovato il prompt perfetto.
Perché stamattina, andando al lavoro, ho visto due scarpe poggiate su un muretto.
Due sandali neri, a pantofolina, con il tacco alto e gli strass, sistemati in perfetto ordine l'uno accanto all'altro, in cima ad un muretto.
A vederli così, di sfuggita, non sembravano rotti.

Fantastico, mi sono detta: questi sandali devono avere una storia, per essere stati lasciati così, in bell'ordine, di mattina presto (o a notte fonda, meglio ancora!) su un muretto. Non mi resta che immaginare questa storia, e il mio racconto tanto a lungo negletto salterà fuori praticamente da solo.

Lo vedete, voi, il racconto che salta fuori da solo?
No? Nemmeno io :(

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