giovedì 17 novembre 2011

Fascisti in pubblico e antifascisti in privato

"Servizio pubblico" sta trasmettendo le scene di esultanza per le dimissioni di Berlusconi.
Mi dispiace, ma non riesco proprio ad entusiasmarmi. Anzi, provo non poco fastidio.

Perché tanta esultanza, a mio modo di vedere, non è giustificata. Fossimo scesi in piazza, tutti, ogni giorno, per mesi ed anni, fino a provocare le dimissioni, l'avrei capito. Ma in questo caso Berlusconi è stato costretto a dimettersi dalla situazione economica: non da noi. Che cosa c'era, allora, da festeggiare? Quanti, mi domando, tra quelli che esultavano in piazza, negli anni passati hanno votato per Berlusconi?

E' tipico degli italiani prostrarsi davanti al potente di turno ed esaltarlo in pubblico, e poi un microsecondo dopo la sua caduta proclamare di non averlo mai sostenuto, anzi, di averlo sempre aspramente combattuto.

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