venerdì 27 gennaio 2012

Come si cambia

Chi l'avrebbe mai detto: data la mia quasi patologica timidezza, dovermi relazionare con sconosciuti e/o con figure autorevoli/autoritarie mi ha sempre messo profondamente a disagio.
E adesso, invece, una delle cose che più mi piacciono del mio lavoro è proprio il venire a contatto con personaggi e personaggioni vari (o presunti tali). 

(Per la serie: il modo migliore per insegnare a qualcuno a nuotare, è quello di buttarlo in acqua. Senza preavviso.)

Certo, il fatto che la maggior parte di questi contatti avvenga per interposta mail è un filtro e un vantaggio. Ma ho scoperto che uno scudo altrettanto efficace è l'estrema cortesia e politezza dei modi, specie se accompagnata da un linguaggio elaborato, alquanto ricercato e vagamente aulico (cfr. la locuzione "politezza dei modi"). Ossia, come mettere a frutto anni e anni di letture e un'educazione eccellente fino al punto di essere retrò.

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