mercoledì 5 settembre 2012

Prospettive

Warning/disclaimer: questo post potrebbe risultare offensivo per qualcuno. Io però lo scrivo lo stesso.

Oggi è stata una giornata del cavolo (non per niente stamattina non ne volevo sapere di svegliarmi!) cominciata male in ufficio con uno scontro, per interposta persona e mail, con il solito collega e proseguita peggio quando, per rilassarmi, ho deciso di concedermi un po' di window shopping e ho finito con lo scoprire che uno dei miei negozi preferiti ha chiuso.

Come degna conclusione avevo in programma una riunione di condominio. Mentre ero per la strada, ho incrociato una collega di liceo e università che non vedevo da secoli.
Preciso: ho incrociato lei e i suoi due figli (non mi intendo di bambini, ma penso che il più grande non potesse avere più di cinque anni).

Dopo un saluto affettuoso quanto affrettato, ognuno ha ripreso la sua via e io ho cominciato a pensare che le ragazze - oddio: le donne - della mia età, normalmente, a quest'ora hanno realizzato una famiglia e occupano il loro tempo (anche) nell'accudire i figli mentre io, invece, mi occupo di vicende amministrativo-condominiali et similia.

Improvvisamente mi sono sentita meglio e la giornata non mi è più parsa tanto del cavolo.

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