martedì 28 gennaio 2014

Post demagogico e populista

Notizia di questi giorni è che, per la mole di lavoro prodotto, una casalinga dovrebbe guadagnare 83mila euro/anno.
Ora, io faccio la casalinga a mezzo servizio, nel senso che lavoro in ufficio e mi dedico ai cosiddetti "mestieri" solo quando torno a casa (e con pochissima voglia); in più divido i compiti al 50% con l'amore mio (com'è giusto che sia) e non abbiamo figli, il che riduce di molto il carico. Tutto ciò considerato, diciamo che per il mio lavoro casalingo dovrei percepire almeno una trentina di mila euro all'anno. In pratica, un altro mezzo stipendio (e altrettanto, com'è ovvio, dovrebbe guadagnare l'amore mio).

Noi non stiamo messi male anzi, di questi tempi, non possiamo proprio lamentarci; però questi soldini in più ci permetterebbero di fare varie cose che di necessità finora abbiamo dovuto rimandare a data da destinarsi. Niente di trascendentale, intendiamoci; però, per esempio, l'altro giorno ho fatto un giretto di window shopping che se avessi avuto un surplus si sarebbe potuto tranquillamente tramutare in shopping vero e proprio.

Ora, ripeto, di questi tempi io posso campare in tutta tranquillità con un paio di scarpe in meno. D'altro canto, se avessi avuto modo di comprare un paio di scarpe in più, ne avrebbe beneficiato non solo il mio ego ma anche il commerciante di scarpe, e con lui il produttore etc. Voi mi direte: sì, ma chi dovrebbe darteli, secondo te, questi 30mila euro all'anno in più? E io vi rispondo: non ne ho idea. Però leggo, sempre in questi giorni, del presidente dell'INPS che siede, oltre che all'INPS, su altre ventiquattro (24) poltrone dirigenziali, percependo - immagino - venticinque (25) stipendi dirigenziali e allora qualche riflessione mi viene di farla.

Del tipo: non c'erano altre 24 persone, magari giovani, magari con famiglie a carico, a cui affidare le altre 24 poltrone? E questi 25 stipendi che mi figuro (forse a torto, eh, non sono andata a controllare) alquanto superiori al mio, non si potrebbero un po' abbassare per dare, per esempio, un bonus alle casalinghe che fanno solo le casalinghe?

(E come giustamente faceva rilevare l'amore mio: tolte le domeniche, uno che ha 25 poltrone in pratica può sedersi su ciascuna poltrona solo una volta al mese. In che modo si può gestire un'attività facendo atto di presenza solo una volta al mese? Queste aziende - molte delle quali pubbliche - non avrebbero magari reso di più con un manager a tempo pieno?)

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