sabato 22 febbraio 2014

E' l'onestà che mi frega

Dopo una serena e approfondita disamina del curriculum dei neoministri, e una notte per dormirci su, posso dirlo con consapevolezza: io sarei un Presidente del Consiglio molto migliore di Matteo Renzi. 
(Non che ci voglia assai)

E poi, come donna, vorrei dire che la faccenda delle "quote rosa" mi offende e mi indigna profondamente. Va bene che la nostra società è ancora così misogina e paternalista che alle donne è necessario garantire una rappresentanza per legge, come succedeva anni fa agli afroamericani in America. Ma le "quote rosa" non risolvono il problema, anzi lo aggravano; perché, essendo la nostra società misogina e paternalista, le donne che entrano nelle "quote rosa" non sono scelte per competenza (dato che una donna competente è considerata un ossimoro), ma perché figlie di, fidanzate di, o gnocche. Siccome le donne intelligenti e competenti (e pure gnocche) esistono, e io sono una di quelle (gnocchezza a parte), al momento sono decisamente incazzata.

(Avete notato che si parla di diritti delle donne, diritti dei gay, diritti degli immigrati, diritti dei bambini, diritti degli animali, ma mai di diritti degli uomini? E' perché i diritti degli uomini nessuno si sogna di metterli in discussione.)

(L'avevo già scritta questa cosa, vero?)

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