mercoledì 26 marzo 2014

Tentazioni

Ieri arrivo in stazione e noto un capannello di gente intorno a una ragazza. Sbircio un po': la ragazza ha in mano un cestino con dentro un paio di gattini. Non capisco niente di cuccioli (umani e non), ma i gattini non mi sembrano appena nati: comunque sono molto piccoli, e molto belli.

Mi disinteresso apposta della cosa e salgo sul treno, ma quando faccio per scendere alla mia fermata scopro che la ragazza, con annessi gattini, è li e sta per scendere pure lei. Sul marciapiede una signora con un paio di bambini fa per salire sul treno, ma poi nota il cestino ed esclama: "Che belli! Posso far vedere i gattini ai bambini?" "Certo" risponde la ragazza "anzi, li vuole? Io li ho trovati..." e non sento altro perché di nuovo mi disinteresso apposta della cosa.

Il fatto è che i gattini erano bellissimi, bianchi e grigi con gli occhi azzurri, e mi è venuta una tentazione folle di portarmeli a casa. Tutti, ovviamente, perché con che cuore li separi? Per fortuna in certe cose sono molto cerebrale, e così nel giro di pochi decimi di secondo mi sono ricordata che non ho idea di come si allevi un gatto, non avrei saputo nemmeno cosa dare da mangiare ai cuccioli, non posso permettermi di mantenerli, non avrei potuto lasciarli soli in casa ma nemmeno portarmeli al lavoro, e mi avrebbero distrutto tende e mobili. Quindi, come dicevo, me ne sono andata senza guardarmi indietro.

Andando verso casa non ho fatto che pensare a come li avrei potuti chiamare.

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