mercoledì 31 dicembre 2014

Since there's no place to go...

Avevamo fatto piani, per la notte di Capodanno. Piani elaborati. Piani a base di parenti in arrivo, feste in piazza e, soprattutto, panzerotti.
Poi stamattina ha cominciato a nevicare.

Qui, al profondo Sud, dove già due gocce di pioggia sono 'na tragedia, una nevicata discreta è l'apocalisse. Gente bloccata in casa che si preoccupa di cosa mangiare (manco dovessimo restare isolati per mesi, e quand'anche fosse vi assicuro che le provviste fatte per il cenone basterebbero), telefonate frenetiche, piani cancellati, disperazione lacrime e stridor di denti.

Io e l'amore mio, in controtendenza come sempre, ci siamo alzati stamattina presto per ammirare la nevicata, giulivi e festosi. Poi l'amore mio, armato di maglia termica e scarponi, è uscito con gli amici - in controtendenza pure loro, perché uno gli amici se li sceglie - per fotografare il paesaggio imbiancato. Io le foto le ho fatte comodamente dalla finestra, poi ho a lungo dibattuto se mettermi a infornare biscotti; poi, viste le provviste di cui sopra, ho preferito spalare la neve dal vialetto di casa.

Mi sentivo tanto in una striscia di Calvin&Hobbes. E ho scoperto che spalare la neve stanca.
(Peraltro ce n'era almeno una quindicina di centimetri, rapidamente ghiacciata.)
Ora, a parte tutto, vorrei capire come eliminare la neve anche dal terrazzo, dove non posso spalare per motivi logistici che qui non vi sto a dire. Secondo voi, se butto qualche secchiata d'acqua, la neve si scioglierà sua sponte?

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