domenica 24 maggio 2015

Ironie involontarie (ma ugualmente poco opportune)

Ieri festa patronale qui al paesello, in onore dell'Immacolata. Discorsi, preci, applausi e, a coronamento del tutto, luminarie sul corso accese a suon di musica.
L'effetto delle luminarie, se non si considera un certo numero di led fulminati, è stato davvero notevole.
Quel che mi ha lasciato perplessa è stata la scelta dei brani musicali (registrati) che hanno accompagnato l'accensione.

Il primo brano era infatti la colonna sonora di Game of Thrones, celebre serie TV ad altissimo tasso di squartamenti, stupri, atti di sadismo e incesti assortiti (eccovi una scena esemplificativa e assai truculenta, non cliccate sul link se certe cose vi fanno impressione).
(Mi domando poi se qualcuno si sia premurato di chiedere il permesso per riprodurre la sigla, ma questo è un altro discorso e comunque io sono contro la SIAE.)

Il terzo e ultimo brano era la Marcia di Radetzky, che - a parte le ovvie associazioni, ormai automatiche, con il Capodanno - commemora uno degli irriducibili avversari dell'indipendenza d'Italia a cent'anni esatti dall'inizio della prima Guerra mondiale e anzi, a dirla tutta, fu composta in onore del nostro proprio dopo la battaglia di Custoza (che per noi italiani, giova ricordarlo, fu una solenne sconfitta e ci condusse alla fine disastrosa della prima guerra d'indipendenza).

Il secondo brano, mea culpa, non l'ho riconosciuto ma se tanto mi dà tanto doveva essere un Inno a Satana, o giù di lì.

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